Questo articolo sul Monte Pale significa molto per me, perché oltre al fatto che è un luogo magico, fiabesco e senza tempo, porta con sé la storia e l’energia di due ragazzi, due giovani imprenditori che hanno radicalmente catapultato il loro paese in un’altra dimensione, in un altro mondo; sto parlando del piccolo paesino di Cannara.
Il Monte Pale, le Cascate de Menotre e il suo percorso sensoriale, sono un’altra perla che ho conosciuto e che avvalora ancor di più il “perchè” amo la mia terra, come già riportato in un articolo precedente sul mio blog “Mia cara..Umbria” (vedi articolo)
Cannara famosa per la sua coltivazione e manifestazione enogastronomica della cipolla, nota oramai da gran parte del popolo umbro e non solo, ha visto dal maggio del 2021 il crescere esponenziale di un nuovo mercato, il mercato delle erbe aromatiche.
Ma per capire meglio di cosa si tratti, ti parlerò, in breve da dove e da chi nasce questo nuovo progetto che è frizzante, entusiasmante e particolare allo stesso tempo.
Ho conosciuto Davide (classe ‘93) e Diego (classe ‘91) grazie all’aiuto di un noto chef di Umbertide (Lorenzo Cantoni), il quale lo ringrazio ancora una volta per questa grande opportunità che mi ha fatto avere, ovvero di conoscere questi due ragazzi meravigliosi e visionari.
A seguito di creare un tour in E-byke sulle tracce dell’olio d’oliva extravergine e delle sue eccellenze nel contesto di Trevi, Assisi e Spello, Lorenzo non ci pensò due volte a mettermi in contatto con i ragazzi, poiché vedeva in me, come in sé stesso ed in Davide e Diego, la stessa fame di far risplendere la nostra terra di luce propria, come una stella.
Bene, non siamo qui a parlare di me, ma di un viaggio e di un’esperienza che va oltre alle emozioni visive e sensoriali che un bel panorama ti fa godere; ci sono emozioni gustative, perché da buon italiano, quando si cammina si sta bene ma quando poi “se magna” ancor di più.
Ammettiamolo.
Questo è il Monte Pale ed il suo percorso sensoriale.
Entrambi ex musicisti decidono di dar vita a circa mezzo ettaro dismesso ormai da vent’anni, che hanno ereditato dal nonno, con centinaia di erbe provenienti da tutto il mondo.
La loro azienda si chiama “La Clarice“
In compagnia dei ragazzi partiamo dal parcheggio “Altolina” (clicca qui a fianco per l’apertura Maps); il paesaggio si presenta subito fantastico e tipico delle nostre zone, con una fitta boscaglia che si erge davanti a noi. Proseguiamo durante il percorso a piccoli step, soffermandoci già all’inizio nell’individuare, con l’aiuto dei due accompagnatori, erbe che spuntano in apparenti appezzamenti di terra trasandati e superflui, ma in realtà non è così. La natura ci regala nel caos la sua certezza e la certezza in questo caso è di avere persone competenti che ci descrivono quali piante sono commestibili oppure no, chiaramente quelle commestibili che fai non le assaggi?
Chiaro, chiaro come un indumento di seta bianco.
Seguimi, mano nella mano, in questo percorso ed arriveremo, tra poco, nell’anima più profonda di questo posto.
Proseguiamo ancora, il percorso non è difficile ed è a portata di tutti (la questione tecnica avrà spazio a fine articolo).
Da un contesto ancora alla luce del sole e parzialmente ristretto, pochi rami sovrastano la nostra testa; arriviamo, quindi, nel cuore delle Cascate del Menotre. Si inizia già a sentire, disperso nel tempo e nello spazio, un fruscio costante, dolce, dove il nostro udito si rilassa, cosi come, si posa delicatamente a terra il nostro stress; piccole particelle di cortisolo scivolano via lungo il torrente, spinto dalla forza delle cascate. Crea suoni e magie degne di un pianista, che esibisce delicate e potenti sinfonie.
Qui lo stacco dalla quotidianetà.
Il dolce suono della foresta ti porta ad ascoltare le vibrazioni della vegetazione con il richiamo di qualche volatile, come se fosse un canto, un inno alla lode per madre natura, dove capisci che la coesistenza pacifica tra uomo e natura (a volte) è possibile.
Ma non è tutto,
Alzi lo sguardo è sei completamente immerso in una fitta vegetazione ombreggiante, aperta e non claustrofobica e più ti avvicini alle cascate e più la forza di esse, accompagna una leggera brezza di vento, che porta con sé particelle di acqua, appena percettibili, risvegliando l’anima spenta dal caos quotidiano, donandoti una sensazione di fresco avvolgente.
La cascata si alza davanti a noi bella ed imponente, nonostante una frana ne abbia portato via una parte, ma cambia poco, credimi.
E qui arriva la “ciliegina sulla torta” di questo itinerario dinamico e gustativo…
L’assaggio di un’erba che cresce nel letto del torrente adiacente alla cascata.
Tra descrizioni, risate e mirabolanti assaggi, il tempo trascorre piacevolmente, come quando sei in compagnia della donna che ami e preghi iddio che il tempo si fermi, ma non è così.
La mia mente si sofferma su “fotografie” istantanee, si porta con se momenti indelebili come se fosse una foto di una Polaroid.
Il percorso poi prosegue con un giro ad anello che ti riporta al parcheggio iniziale, passando però prima, come tappa fissa alla Locanda di Nonna Tina a Pale, dove ci sono prodotti genuini a Km 0; ho assaggiato la mortadella più buona che abbia mai mangiato (consiglio vivamente panino e bicchiere di vino), oltre ad una cucina sana e casareccia.
Qui si va oltre alla “staticità” del classico trekking, l’unione di più fattori rende questo viaggio, questa esperienza, unica, semplice ed irripetibile; con un bagaglio di emozioni positive che poche altre esperienze ti danno, ti regalano.
Ma tutto questo non è possibile se non grazie alla passione, alla visione, che la mente umana ci ha dato in dono.
Devo dire grazie a Lorenzo Cantoni, Davide e Diego per avermi regalato tutto ciò, e che io, Michele, con questo testo ti possa aver aperto la porta dell’Eden. Una porta Umbra e di valore infinito, come infinto è lo sguardo che questi ragazzi destano ad un futuro sempre più sostenibile e di pregevole eccellenza, che la nostra terra tiene, giustamente, custodita tra le sue avvolgenti e confortevoli braccia.
Ascolta quel suono quando sarai li, portalo con te come terapia del benessere e ringrazia ancora una volta la mano che creò tutto questo, qualsiasi essa sia per te.
Ora tocca te, poi dimmi cosa ne pensi. Ne sarò lieto.
Tornerai con un segreto per te stesso, custodiscilo con cura e fanne buon uso.
Sii la meraviglia, sii meravigliato.
Un abbraccio,
Michele.
Percorso: Ad anello 3 km (circa) – Difficolta: Facile – Tempo: 1h:30′ (circa)
Partenza: Parcheggio Altolina – Arrivo: parcheggio Altolina
Contatti: “La Clarice” Facebook / Instagram
“Lorenzo Cantoni” Facebook /Instagram