Cara lettrice e caro lettore,
Pochi mesi fa, mi scrisse un ragazzo sulla piattaforma di Instagram, che mi diceva di voler
condividere il suo viaggio, semplicemente seguendolo sul social.
La parola che catturò la mia attenzione fu “condividere”.
Nel momento che avevo aperto il mio blog, questa coincidenza fu strepitosa.
Un ragazzo di Torino, mai conosciuto, mai sentito e mai visto mi propone questo “viaggio” di
condivisione nel momento preciso, in cui, anche il sottoscritto intraprese la strada del viaggiare,
fotografare e scrivere. Non mi soffermo nel perché, a volte, capita e basta questa connessione. È il
bello della vita.
Ora Stefano ci regalerà la sua storia, starà poi a noi goderci questo meraviglioso dono.
Buona lettura.
“Cosa ti spinge ad alzarti dal letto ogni mattina?
Molto spesso nella vita mi piace pensare più al “perché no?” piuttosto che al “perché?”.
Anche questa volta mi sono chiesto: perché non mollare tutto e andare in Sud America?
Perché non sognare di mangiare un mango appena raccolto dall’albero a colazione in pieno
novembre? Perché non poter immaginare di vivere in una comunità indigena in Amazzonia?
Perché non sognare di raggiungere il punto più alto delle Ande? Ammetto che non è stato
subito facile.
Era dicembre 2021 quando terminavo gli studi in relazioni internazionali e qualche giorno
dopo mi aspettava un volo per il Portogallo per iniziare a fare un lavoro che mai avrei
pensato di poter fare. Sarei andato a Lisbona con un contratto di un anno a lavorare per una
grossa multinazionale francese nel campo dell’assistenza alle aziende sulle piattaforme
social.
Totalmente diverso da un lavoro in ambasciata, o in qualche istituzione europea, come mi
sarei sempre aspettato di trovare una volta finiti gli studi. La mia voglia di tornare a viaggiare
era incontenibile e il Portogallo offriva diverse opportunità lavorative interessanti anche se
non erano in linea con quello che avevo studiato.
Decisi di partire e provare questa nuova sfida.
Proprio durante questa esperienza conobbi una ragazza che da circa un anno stava
pianificando un viaggio in Sud America. Nicoll stava aspettando solo di mettere ancora qualche soldo da parte prima di partire verso quella destinazione che sognava da tanto. In
quelle terre risiedevano le sue origini che desiderava riscoprire.
Dall’altra parte, il Sud America ha sempre rappresentato la parte del mondo che più mi
affascinava. Credo che certe volte la vita ti presenta delle persone speciali che ti inviano dei
messaggi. Pensai che quella persona non fosse giunta per caso nella mia vita e che avrei
potuto condividere il viaggio più incredibile con una persona altrettanto interessante.
All’inizio dell’esperienza in Portogallo non avrei mai pensato di trovarmi in Ecuador a un
anno dalla laurea, eppure ho sempre sognato di vivere una vita indipendente e vivere dei
miei sogni aiutando le altre persone a fare lo stesso.
Ho sempre voluto vivere di fotografia e scrittura, mentre conosco il mondo. Ogni giorno un
orizzonte diverso e mille posti da chiamare “casa”. Con il progetto Rotolando Verso il Sud
voglio dimostrare a me stesso e al resto del mondo che si può vivere dei propri sogni e che
si può vivere viaggiando anche senza grosse somme di denaro alle spalle.
Dopo nove mesi in Portogallo, mi sento rinato e decido di partire per la seconda volta verso
un paese fuori Europa. Mi trovavo di fronte a un bivio: crescere all’interno di una grossa
multinazionale che non mi ha mai fatto mancare nulla oppure fare uno zaino di venti chili e
andare a 11.000 chilometri da casa per creare la mia vita dei sogni. Ho scelto la seconda e a
distanza di sette mesi dall’inizio di questa esperienza posso solo ringraziare il me del
passato che ha deciso questa opzione.
Un forte abbraccio, Mango ”
Stefano non so che dire, sei la testimonianza che prendersi cura dei propri sogni, ci fa vivere la vita
che vogliamo. Ciò non significa che tutto è facile, semplice, perché si sa, le cose belle non lo sono e ci
sono dei momenti nel quale la vita ti mette difronte delle sfide.
Sarete d’ispirazione per le persone che vi seguiranno e per me. Ho avuto il piacere di parlarti al
telefono e mi hai donato la gratitudine nel fare ciò che si ama. Avere passo a passo un compagno/a
che ripone in te la fiducia della strada intrapresa, è l’essenza di questo articolo.
Concludo con una citazione che mi segue da tempo.
“La felicità è reale solo se condivisa.” (Into the wild)
Grazie Nicoll e Stefano,
Continuate questo viaggio nel nome dei sogni, dei racconti e nel bambino che è dentro ognuno di
noi.
“Ten un buen viaje!”
Un abbraccio,
Michele.
Seguitelo attraverso i suoi portali, clicca sopra: